GLI IRLANDESI A CASTELFIDARDO NEL 1860 - il libro di Chiara Giglio
LA MEDAGLIA RIEVOCATIVA PONTIFICIA SUL PETTO DI…TORO SEDUTO
Il 12 febbraio 2008, presso la “ Milleteca” del Circolo Culturale Sirolese, in Piazza Vittorio Veneto nell’ambito dell’ iniziativa “ Incontri con i libri e i loro autori”, e stato presentato il volume della dott.ssa Chiara Giglio dedicato alla Compagnia Irlandese di S. Patrizio nella Battaglia di Castelfidardo, presenti, fra il numeroso ed attento pubblico anche alcuni Soci della nostra Accademia ( Segretario, tesoriere e bibliotecario ).
La giovane autrice, che da tempo si occupa di ricerche intese a valorizzare la presenza di soldati delle varie nazioni europee nell’esercito pontificio che combattè a Castelfidardo contro le truppe del generale Cialdini nella celebre battaglia del 18 settembre 1860, è stata presentata dal Prof. Gilberto Piccinini , docente di Storia del Risorgimento presso l’Ateneo di Urbino , Sovrintendente del Museo del Risorgimento di Castelfidardo e Presidente della Deputazione di Storia patria per le Marche, ed ha illustrato con chiarezza ed efficacia il suo interessante lavoro di ricerca, suscitando l’interesse e l’apprezzamento del pubblico.
La ricerca inizia con un esame delle origini del conflitto fra il Regno Sardo e lo Stato Pontificio, considerando la situazione politica dell’ Italia nel 1.860, i fatti che portarono alla guerra; viene poi trattato esaurientemente l’argomento degli Irlandesi al servizio del Papa, l’addestramento delle otto compagnie del Battaglione di San Patrizio, infine la loro partecipazione alla battaglia di Castelfidardo della quale sono trattati sinteticamente ma con efficacia i fatti salienti dello storico scontro nel quale gli Irlandesi, come del resto tutte le truppe pontificie combatterono coraggiosamente e valorosamente nonostante la netta inferiorità numerica rispetto al nemico; si arriva infine all’assedio ed alla caduta di Ancona successivi alla battaglia di Castelfidardo e quindi al ritorno in patria degli Irlandesi.
Viene risolto, nell’occasione, il “ mistero” della medaglia di Castelfidardo che appare sul petto nientemeno che del capo indiano Toro Seduto in una fotografia esistente presso il Museo della battaglia a Castelfidardo.
Come è noto, il pontefice Pio IX volle creare una decorazione commemorativa della battaglia, una medaglia di bronzo che recava una croce capovolta ( in ricordo del martirio di alcuni apostoli come S. Pietro ) e che venne istituita per tutti coloro ” che avevano preso parte attiva alla campagna del 1.860 contro l’esercito sardo invasore “ .
Questa medaglia venne assegnata anche a Myles Walter Keogh che si arruolò come molti altri Irlandesi nel VII reggimento di cavalleria del generale Stoneman in America e che cadde, con la medaglia che portava sul petto, in una imboscata tesagli dagli Indiani di Toro Seduto a Custer’s Point.
Il capo indiano Toro Seduto volle conservare quella medaglia che riteneva un potente amuleto: questa venne rinvenuta ancora sul suo petto nel 1.890 quando vennero riesumate le sue spoglie.
Il volume della dott. Giglio è disponibile per la lettura presso la biblioteca dell’Accademia.