già Tribunale di Jesi
Di origine rinascimentale, è stato ristrutturato e ampliato più volte a partire dal 1703, dopo
l'acquisto, da parte di Bernardino Honorati (1692-1716) del palazzo del Marchese Silvestri. Verso la metà del secolo, Giuseppe Honorati (1692-1769) affidò i lavori di sistemazione all'architetto
romano Virginio Bracci, supervisore per la Sacra Congregazione di San Luca.
Il palazzo venne completato alla fine del '700, dopo la morte di Giuseppe, al quale succedette
Antonio Maria (1723-1799), ed è probabile che il Bracci sia stato coadiuvato nella direzione dei lavori da un architetto locale, forse Mattia Capponi, come ipotizza lo storico locale Giovanni
Annibaldi sr.
Il palazzo ha una facciata neoclassica con mattoni a vista, modanati a bugnato nella parte
inferiore. Dal cortile interno si innalza uno splendido scalone d'onore, sorretto da pilastri e colonne finemente scanalate, che conduce alle ampie sale superiori e alla Galleria, decorate con
pitture neoclassiche attribuibili al fabrianese Luigi Lanci.
Nel palazzo era conservata una pregevole collezione di dipinti e una ricca biblioteca di
famiglia, avviata sotto Giuseppe Honorati e giunta al massimo del prestigio alla fine del Settecento con il vescovo Bernardino.
Il palazzo, oggi di proprietà comunale, è stato, fino al 2013, sede della Sezione Distaccata di Jesi del Tribunale di Ancona.